Facciamo un po' di chiarezza...
Il Dietista
La legge lo definisce “ l’operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione alla attuazione delle politiche alimentari” (D.M. 14/09/1994).
In pratica, il dietista è un professionista specializzato, con laurea specifica e iscritto all’Albo, che si occupa di promuovere e curare l’alimentazione e la nutrizione in situazioni fisiologiche e patologiche: dall’elaborazione di piani dietetici terapeutici personalizzati (su prescrizione medica attestante la diagnosi) alla stesura di menù per gruppi di sani o malati (ristorazione collettiva per mense e comunità) fino alla progettazione e alla realizzazione di attività didattiche, educative e informative.
l dietista in Italia è una figura professionale conforme alle direttive della CEE e alla definizione dell’EFAD. Dal 1° luglio 2018 è nato l’albo dei Dietisti, che raccoglie anche tutti i professionisti esercenti le professioni sanitarie. L’iscrizione all’albo è elemento indispensabile per esercitare la professione.
Gli specifici atti di competenza del dietista sono:
a) organizza e coordina le attività specifiche relative all’alimentazione in generale e alla dietetica in particolare;
b) collabora con gli organi preposti alla tutela dell’aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione;
c) elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente;
d) collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare;
e) studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l’organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati;
f) svolge attività didattico – educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione.
Il Dietologo
Il dietologo è un medico, talvolta definito medico nutrizionista, con laurea in Medicina e Chirurgia e specializzazione in Scienze dell’Alimentazione. Al dietologo spettano la valutazione clinica, la diagnosi, il trattamento e l’elaborazione delle diete o terapie dietetiche, nonché la prescrizione di farmaci e integratori al bisogno.
Quindi la scelta tra dietista, dietologo e nutrizionista dev’essere presa considerando consapevolmente quali siano le proprie necessità e i propri obiettivi.
Il Nutrizionista
Il termine “nutrizionista” individua un generico operatore nel campo della nutrizione. In Italia non esiste nessuna precisa indicazione di legge per la generica figura del nutrizionista; non a caso, il Consiglio Superiore di Sanità definisce nutrizionista “lo specialista dell’alimentazione umana di diversa estrazione professionale medica e/o non medica”. Da qui si evince che, da definizione, il termine nutrizionista si può riferire sia al medico nutrizionista o dietologo, sia al dietista, sia al biologo nutrizionista, ma anche al farmacista, al veterinario, all’agronomo, ecc. Si può dire quindi che “tutti i Dietisti sono nutrizionisti, mentre non tutti i nutrizionisti sono Dietisti“.
Solitamente, però, il termine nutrizionista viene usato per indicare il biologo nutrizionista. Quest’ultimo possiede una laurea in biologia (4 anni con il vecchio ordinamento, o 3 + 2 con la nuova riforma) e, per esercitare la professione deve aver superato l’esame di Stato ed essersi iscritto all’Albo dei Biologi.
Il biologo nutrizionista valuta i fabbisogni energetici e nutrizionali delle persone sane e può elaborare schemi dietetici, ma non può prescrivere farmaci e, come i dietisti, può lavorare nell’ambito dell’educazione alimentare e della ristorazione collettiva. La “diagnosi” in caso di patologia spetta però al medico, che può prescrivere quindi una terapia dietetica specifica e/o farmacologica.
Perciò, la scelta tra dietista, dietologo e nutrizionista dev’essere presa considerando consapevolmente quali siano le proprie necessità e i propri obiettivi!
LA VISITA DIETISTICA PREVEDE:
1. Anamnesi e valutazione antropometrica
L’anamnesi è il colloquio finalizzato alla valutazione dello stile di vita, delle abitudini alimentari, delle condizioni fisiologiche e patologiche se presenti.
La valutazione dei parametri antropometrici consiste nella misurazione del peso, dell’altezza e delle circonferenze
2. Valutazione dello stato nutrizionale e della composizione corporea
La valutazione dello stato nutrizionale è assolutamente essenziale per la verifica di un buono stato di salute che, secondo una definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS, è: “Uno stato di completo benessere fisico; mentale e sociale, e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità”.
In base alle funzioni svolte dai nutrienti (che sono: strutturali; energetiche; regolatorie), lo stato nutrizionale può essere considerato la risultante di tre variabili: la composizione corporea; il bilancio energetico; e la funzionalità corporea. Tutto questo determina uno stato di salute, e se vogliamo tener conto di quella che è stata la definizione dell’OMS, a questo dobbiamo associare la variabile psico-sociale.
3. Condivisione degli obiettivi del percorso dietetico ed educazione alimentare
I percorsi di educazione alimentare permettono di migliorare o correggere il proprio stato di salute acquisendo le conoscenze di base circa l’alimentazione bilanciata e il corretto stile di vita specifico per fase di vita o categoria (bambini, adolescenti, gravidanza, allattamento, menopausa, terza età, sportivi…).
Cosa è necessario fornirmi al primo contatto?
- Analisi del sangue recenti (non più vecchie di un anno);
- Prescrizione del medico curante con indicazione della motivazione della richiesta (es. “dieta dimagrante“) o delle eventuali patologie in atto (es. “dieta per ipercolesterolemia” o “dieta per diabete“).
A chi mi rivolgo?
- Sportivi ed atleti (comprende eventuale piano di supplementazione);
- Sovrappeso e obesità;
- Patologie e problematiche metaboliche (dislipidemie, diabete, ipertensione, PCOS, ecc.)
- Allergie ed intolleranze;
- Bambini e adolescenti;
- Gravidanza e allattamento.
Controlli periodici
Alla visita seguono dei successivi controlli alimentari al fine di valutare l’andamento del percorso dietetico, le possibili difficoltà e conseguenti modifiche allo schema alimentare.
Solo se deciderai di lavorare insieme a me per un certo periodo di tempo potremo cambiare le tue abitudini e consolidarle per realizzare i nostri obiettivi.
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